๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐ผ ๐๐๐โ ๐๐๐๐๐๐. ๐ผ๐๐๐๐ ๐พ๐๐๐๐ผโ ๐พ๐ ๐๐๐๐๐ผ๐๐, ๐๐ผ ๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐ผ. La morte di Roma, cittร eterna, non funziona come quella di Venezia, che non รจ eterna. Gerusalemme o Kyoto, come Roma, sono riconosciute come "cittร eterne", ma Venezia no. Proprio no. E dunque soltanto Venezia puรฒ morire. Le altre cittร ci provano, persino New York, ma la drammatizzazione non funziona. Per alcune, ad esempio Roma, ci si ritrova di fronte a una questione piรน logica che storica: come puรฒ una cittร eterna, morire? Quando Albio Tibullo, un poeta latino che poco conosciamo, scrisse: "Romulus Aeternae nondum formaverat Urbis moenia", traducibile piรน o meno cosรฌ: "Nรฉ ancora aveva Romolo innalzato le mura dell'Eterna Urbe", di fatto decretรฒ l'eternitร della nostra capitale. Puรฒ un eterno morire? Una domanda per un filosofo quale Emanuele Severino, piรน che per polemisti da strapazzo, ma non di difficile comprensione. Di Gerusalemme si sa: รจ la capitale di tutte le religioni monoteiste: come potrebbe morire? Di Kyoto l'imperatore Saga ebbe modo di indicarla quale "Yorozuyo no Miya", ovvero "la cittร eterna". Dunque non se ne parla. Venezia non ha rivali nel mondo come cittร sulla quale incombe la fine. Si presta per la sua precarietร di galleggiamento sull'acqua. Si presta per l'apparente fragilitร dell'ecosistema e dei processi antropici cui รจ sottoposta. Si presta per storia e letteratura. Ci si puรฒ credere. Venezia puรฒ morire. Puรฒ morire, dalla sera alla mattina, senza che il mondo si possa mobilitare. Da un giorno all'altro come Atlantide: โnei tempi che seguirono, a causa di tremendi terremoti e catastrofi naturali, nellโarco di un solo giorno e di una sola notte terribiliโ. Inabissandosi. E' (in)credibile. Per questo, Venezia, si presta a qualsiasi narrazione estrema e stupefacente: รจ l'unica cittร al mondo che, oggi, rappresenta la precarietร del mondo stesso. Venezia muore, viva Venezia!
๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐ผ ๐๐๐โ ๐๐๐๐๐๐
Aggiornamento: 21 nov 2022