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IL SORPASSO: QUANDO E PERCHE' L'AFFITTO BREVE SUPERA L'ALBERGHIERO

Aggiornamento: 21 nov 2022

Sono stati i cambiamenti globali, le crisi economiche, il terrorismo internazionale e le evoluzioni dei costumi che hanno imposto la locazione breve e i veneziani sono stati bravissimi a sapersi adattare e non rimanere avvinghiati ad un passato insostenibile. Soprattutto lo hanno fatto i veneziani che amano Venezia e vogliono rimanere nella propria città a tutti i costi.

Venezia ha superato la soglia dei 10 milioni di pernottamenti turistici negli anni 2015-2016, mentre gli arrivi toccavano i 4 milioni e mezzo. Sono due dati significativi perché sono gli anni durante i quali l’extralberghiero ha superato la ricettività alberghiera. Ripartizione che, comunque, in Italia resta nella media europea dove ci sono alcuni paesi come Croazia, Belgio e Olanda o Danimarca che hanno una forte predominanza extralberghiera e altri come Malta, Cipro, Bulagia, Grecia, Romania e Irlanda sono prevalentemente alberghieri.

Cosa accadde negli anni del sorpasso? La risposta è nei dati di un documento statistico della Regione del Veneto del 2018 intitolato “Analisi del sistema turistico del Veneto”.


Nel 2016, quanto ad arrivi di turisti, il Veneto si era andato a piazzare in 4° posizione tra le circa 300 regioni europee dopo Île de France, Catalogna e Andalusia e dai circa 10 milioni di arrivi turistici totali nel 1997 si era giunti agli oltre 19 milioni nel 2017, registrando un aumento dell’85,2% in 20 anni, pari ad una crescita media annua del 3,2%. Si marcava, di fatto, l’uscita da tanti “fattori destabilizzanti” che avevano colpito il settore turistico: dall’attacco alle Torri Gemelle fino alle tensioni geopolitiche in medio Oriente che si ripercuotevano soprattutto in Europa, passando per la cristi economica globale del 2008. Nell’analisi è scritto testualmente: “Lo sviluppo del settore è stato frenato in Veneto, soprattutto per la componente straniera, dal clima di insicurezza e paura generato dal terribile attentato alle Torri Gemelle l’11 settembre del 2001, dagli atteggiamenti di prudenza dovuti all’epidemia di Sars del 2002, fino alla crisi finanziaria del 2008, esplosa dal “fallimento Lehman Brothers” e all’attentato alla sede di Charlie Hebdo a Parigi; il 7 gennaio 2015.”

I turisti italiani, inoltre, si erano mostrati particolarmente sensibili alla difficile situazione economica del Paese negli anni 2008-2009 quando la perdita del PIL nazionale fu nell’ordine del 6,5% rispetto all’anno pre-crisi 2007 e negli anni 2012-2013, durante i quali il calo del PIL rispetto al 2007 fu dell’8,7%, in termini reali. In quegli anni, intorno al 2015, avviene non solo una riduzione della tensione terroristica internazionale, ma la crisi del 2008 cominciava ad essere riassorbita, mentre contemporaneamente le modalità di fare turismo è andata cambiando e diversificandosi: “vivere Venezia” e non solo “visitare Venezia”. E’ questa – secondo Bre-VE – una delle motivazioni “globali” che spiegano la crescita, soprattutto neglli ultimi anni, della domanda, prim’ancora dell’offerta, di locazione breve a Venezia.



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